Dopo il tentativo fallito di due settimane prima, torniamo al Devero per salire il Cervandone dal Canale Ferrari. Questa volta decidiamo di partire Venerdì sera per evitare la tragica sveglia alle 3 e di dormire nel parcheggio dell’Alpe Devero. Stefano opta per una notte in macchina mentre io mi butto direttamente per terra con materassino e sacco a pelo.
Sveglia pur sempre tragica alle 3:50 e partenza al buio fissata per le 4:30. Attraversiamo la Piana del Devero con le frontali seguendo le evidenti indicazioni per i Piani Della Rossa. Il sentiero, una volta superata L’Alpe Campello, sale sulla sinistra orografica del torrente e raggiunge in breve tempo la Piana. Da qui è già ben visibile la nostra meta, e in particolare il canale che sembra essere in ottime condizioni. Circondati da enormi massi risaliamo i pendii innevati in direzione del Cervandone, rimanendo in mezzo alle morene dell’ormai quasi estinto Ghiacciaio della Rossa. Veniamo omaggiati da una bellissima alba che colora le numerosi nubi lenticolari presenti nel cielo.
In poco più di due ore siamo alla base del canale: indossiamo casco, imbrago e ramponi e una volta legati iniziamo a risalire il ripido conoide che da accesso al canale vero e proprio. Purtroppo veniamo accolti da numerose scariche di sassi, che per fortuna riusciamo ad evitare. Rapidamente ci ripariamo sotto una sporgenza rocciosa in attesa che la situazioni migliori. Ripartiamo con molta attenzione cercando di avvistare in tempo eventuali ulteriori scariche. Il salto roccioso è completamente coperto ed oggi si presenta sottoforma di un tratto innevato con pendenza massima di 55° che superiamo facilmente utilizzando le due piccozze.
Da qui in poi le pendenze mollano decisamente e in breve siamo all’uscita dove il panorama di apre verso le cime della Svizzera. Risaliamo ripidi pendii in direzione della vetta che diventa visibile solo all’ultimo. Il tempo peggiora proprio sulla la cresta finale e in breve siamo investiti da una fitta nevicata portata dal vento. La cresta non è difficile ma richiede attenzione per via dell’esposizione. Alle 10 in punto tocchiamo la cima: il tempo di fare due foto e iniziamo subito la discesa.
Rientrati al colle decidiamo di scendere lungo il canale visto il peggioramento del tempo. La discesa è ovviamente più complicata della salita ma per fortuna non assistiamo a nuove scariche. Una salita di grande soddisfazione che avevo in cantiere da diverso tempo, da valutare PD+ per via delle pendenze e dello sviluppo dell’itinerario. Il canale va affrontato presto, assolutamente da evitare con temperature elevate dove potrebbe diventare davvero rischioso.