Era da troppo tempo che non tornavo in queste zone, così decidiamo di organizzare la classica salita al Cevedale con pernottamento al Rifugio Casati. Partiamo con tutta calma verso le 13 dal Rifugio Forni seguendo le evidenti indicazioni per il Rifugio Pizzini: la prima parte della salita si svolge su un jeeppabile che percorre tutta la splendida Val Cedèc dove fanno bella mostra di sé camosci e marmotte.
In un’ora e mezza siamo al Pizzini dove non ci facciamo amncare un bel thè caldo. Ripartiamo velocemente alla volta del Casati. Arrivati alla base dell’ultima salita notiamo che la traccia segue ancora il percorso invernale piegando decisamente a destra per aggirare uno sperone roccioso. Risalendo diversi nevai e superando qualche facile roccetta (cavo metallico) in breve arriviamo al Rifugio Casati sotto una bufera di neve, non male per essere fine Giugno!
Il rifugio è molto grande e abbastanza accogliente la cena a base di pasta e spezzatino con polenta squisita. Andiamo a letto mentre fuori imperversa sempre la bufera. Ci svegliamo alle 6 constatando purtroppo neve e nuvole non hanno dato tregua, la visibilità è nulla, impensabile uscire sul ghiacciaio. Fortunatamente verso le 7:30 il cielo si apre parzialmente. Tutte le coordate corrono freneticamente verso il deposito attrezzature per prepararsi alla salita.
Usciamo anche noi e iniziamo a salire lungo il ghiacciaio. Il percorso inizialmente piega decisamente verso sinistra per superare il pendio iniziale, per poi puntare dritto verso la vetta. Non ci sono segni di crepacci e la progressione è veloce. Arrivati all’ultima rampa si forma un clamoroso tappo per via delle numerose scuole di alpinismo con allievi più o meno esperti. La crepaccia terminale oggi è ben chiusa e si supera facilmente. Arriviamo in vetta con bufera e visibilità nulla anche se per fortuna dietro la croce il vento è relativamente calmo.
Foto di rito e rapida discesa verso il Casati con la bufera che ci accompagnerà fino al Pizzini. È una salita semplice e poco faticosa se si dorme al Casati, ideale per chi vuole iniziare a muovere i primi passi su un ghiacciaio.