Mio papà mi propone di fare il Caimi, un canale facile, perfetto per riprendere confidenza con i ramponi. Partiamo presto per evitare la “mandria” diretta ai Piani di Bobbio. Al termine della galleria ci attende una piacevole sorpresa: 20cm di neve fresca caduti nella notte per uno sfondamento da nord. La perturbazione era stata prevista, ma di solito da nord sulle Grigne arriva poco o nulla. Lasciamo la macchina al parcheggio e iniziamo a salire lungo la stradina che sale al Rifugio Porta.
Il fascino del 35mm
Assistiamo a un’alba magnifica, la luce filtrata dalle nubi alte è semplicemente perfetta. Ho con me la mia nuova Fuji X100F, ottica fissa da 35mm equivalenti. Potrebbe essere una limitazione invece è una liberazione: non avendo lo zoom sono costretto a ragionare molto di più sulla composizione.
L’esperienza di scatto è decisamente superiore, ti fa tornare la passione per la fotografia. La consiglio a tutti quelli che si sono stufati di portare dietro un corredo ingombrante.
Nel canale
Calziamo i ramponi e attacchiamo il canale, inizialmente con i bastoncini visto che le pendenze sono modeste. Da metà canale in poi la piccozza torna utile. La nevicata della notte poggia sul vecchio strato di neve dura, la progressione è agevole.
Seguiamo chi ci precede imboccando l’uscita di sinistra, leggermente più difficile di quella di destra. C’è da superare una strettoia e un masso finale abbastanza liscio, niente d’impegnativo.
Usciamo sulla Cermenati dove incontriamo la fila che sale in vetta. Non vale la pena proseguire, scendiamo presto per essere a casa all’ora di pranzo. Difficoltà complessiva direi F, un itinerario perfetto per avvicinarsi ai canali.