Prendo due ore di permesso, alle 16 stacco e parto in direzione dei Piani Resinelli. Le previsioni danno nuvole in dissolvimento verso sera, una situazione ideale per fotografare un bel tramonto. Alle cinque inizio la salita, pensavo di incontrare qualcuno ma non c’è anima viva.
La neve inizia a metà percorso. Neve sfondosa, noto diverse crepe sul manto, chiaro indice di possibili piccole valanghe di fondo, meglio mettere i ramponi e seguire il filo di cresta evitando il traversino.
Le catene sono completamente sepolte, è stata davvero un’annata eccezionale. Notevoli anche le cornici sulla cima. Come previsto il tramonto è spettacolare, le ultime nuvole vengono infiammate dal sole basso sull’orizzonte. Cerco di immortalare al meglio il momento e mi preparo per la discesa. Prima però mi concedo un autoscatto-ricordo.
Discesa da fare con attenzione, sia per i buchi, ma soprattutto per la neve instabile che poggia sull’erba scivolosa. Rientro con la frontale fino alla macchina, alle dieci sono a casa. Una serata da ricordare, le grigne lontano dagli affollamenti del weekend, sanno ancora regalare delle emozioni autentiche.