Lungo ma appagante percorso a cavallo fra la Val Taleggio e la Val Brembana, fatto con mio papà che non si tira mai indietro. Lui lo sa che amo i sentieri poco frequentati, ma di solito questa cosa si riflette in gite lunghe su percorsi accidentati. Partenza dalla località Ponte del Becco sulla SP 25 che sale da San Giovanni Bianco o scende dalla Culmine di San Pietro. Appena passato il ponte prendiamo a sinistra il sentiero 130A che si collega con il 130 fino alla Baita Cancervo.
Partenza dal Ponte del Becco
È più una traccia che un sentiero, molto ripida e con l'erba alta che la nasconde un po'. Aiutano a seguire il percorso sbiaditi segnavia bianchi e rossi e le frequenti indicazioni che danno tempi di percorrenza leggermente stretti. Arrivati a una prima sella seguiamo in falsopiano il sentiero per Cantiglio fino al bivio per il Passo Grialeggio. Appena dopo il bivio perdiamo subito il sentiero. Non bisogna seguire il fondo del torrente ma piegare subito a destra sulla dorsale erbosa. Il primo segnavia sulla roccia è parzialmente nascosto in salita, è facile perdersi. Percorriamo così tutta la dorsale sud del Venturosa salendo per bei boschi di faggi e larici, in un ambiente decisamente selvaggio con doline e pilastri di calcare.
Alla Baita Cancervo incrociamo il sentiero 102 che sale da Pianca, lo seguiamo in direzione nord per attraversare sotto il Monte Cancervo fino al Passo Grialeggio. Qui arriva anche il sentiero 136 che sale dalla località la Foppetta e che rappresenta il percorso più breve per raggiungere il Venturosa. Proseguiamo sul 102 in direzione del Passo Grialeggio. Dal passo iniziamo la salita alla vetta, lasciando sulla sinistra il sentiero per il Passo Baciamorti. Nebbia totale in vetta, non si vede una mazza. Scendendo sosta alla Baita del Giacom con tavoli e panche per un meritato ristoro, visto che la discesa sarà ancora lunga.
La lunga discesa
Ritornati al Passo Grialeggio pieghiamo decisamente a destra per un ripido prato con segnavia di paletti di legno e numerazione 153. Il sentiero, ora con evidenti segnavia bianchi e rossi, scende poi in un bellissimo bosco di faggi, fino al fondo della Val Asinina. Guadato con qualche difficoltà il torrente incrociamo il sentiero 154A che proviene dal Passo Baciamorti e con cartelli che riportano l'indicazione Ponte del Becco in 2 ore e 20 minuti!
Il sentiero segue la destra idrografica del torrente della Val Asinina con un lungo e continuo saliscendi fino ad incrociare il 130B che scende al caratteristico Ponte della Forcola. Da qui per il 130 si ritorna al Ponte del Becco. Percorso da affrontare ben allenati in quanto decisamente lungo anche se perfetto per chi ama le solitudini e i sentieri poco frequentati. Per alcuni tratti sembra quasi di essere in Val Grande.