Dopo aver saltato la gita domenicale dello scorso weekend per via del pericolo 4 su tutte le alpi, torno in Valgerola per una scialpinistica corta ma ricca di soddisfazioni. Con me c’è Stefano che tenta un rientro dopo un lungo periodo di riposo forzato per via del suo ginocchio ballerino.
Come al solito la Valgerola si conferma una delle valli più nevose delle Alpi, sopra i 1200m si supera facilmente il metro. La salita inizia dal parcheggio di Pescegallo: più o meno consapevolmente lasciamo sulla destra la traccia principale in favore di una pista che sale diretta nel bosco con pendenze molto sostenute.
In breve ci riallacciamo alla “normale” molto più agevole e di consuguenza anche più battuta. Dopo un insidioso traverso in prossimità di una baita vediamo in lontananza la diga del Lago di Pescegallo. Prima di raggiungerlo deviamo verso destra e, con un ultimo strappo, guadagniamo quota in direzione SE. Da qui la cima è ben visibile, così come la traccia che continua decisa verso sud. Questo tratto è davvero molto bello, merita decisamente qualche scatto.
Una volta raggiunto il pendio finale, con tre tornanti arrivo in cresta dove è presente una piccola cornice. Bel panorama dalla vetta, con le valli bergamasche avvolte dalla foschia. Tolgo le pelli e inizio la discesa. Neve fantastica, non si può davvero chidere di meglio!
Scendiamo lungo il versante nord, sicuramente migliore dal punto di vista sciistico rispetto alla via di salita. Itinerario consigliatissimo, semplice, rapido e relativamente sicuro: il pendio finale richiede comunque neve ben assestata.