Gli amici del Cai di Seregno ci avevano consigliato questa bella cima a nord del Passo del San Bernardino, ed effettivamente non si sbagliavano. Arrivati a Hinterrhein cerchiamo un posto dove parcheggiare l’auto. La lasciamo in centro paese vicino ad una fontana, in realtà il parcheggio “ufficiale” degli scialpinisti è verso la fine del villaggio. Siamo io con gli sci e mio papà con le ciaspole. La giornata non promette bene, vento forte e nuvole in quota, decidiamo comunque di proseguire nella speranza che il tempo migliori durante la salita. Non siamo soli, la cima è molto gettonata, ci sono almeno altre 4/5 comitive, tutte con gli sci.
Saliamo senza un percorso preciso, passando vicino a quattro fienili posti uno in fila all’altro. Qui la neve non è molta, e comincia ad affiorare l’erba. Raggiunta la Malga di Chilchalp la neve aumenta e la nostra meta, con gli ampi pendii che portano alla vetta, appare ben visibile in direzione Ovest. Dopo poco mio papà decide di fermarsi, è in fase di rientro dopo una brutta influenza, meglio non forzare. Decido di proseguire visto che il tempo sta migliorando e con gli sci la discesa sarà rapida. Nell’ultimo tratto le pendenze aumentano, e alcuni traversi con neve farinosa mi fanno un po’ tribolare.
Lascio gli sci al deposito posto all’attacco della breve cresta finale, e in breve raggiungo il grande ometto di vetta. Il cielo si è aperto completamente, panorama eccezionale in tutte le direzioni con un bellissimo tappeto di nuvole che ricopre le valli. Ritorno al deposito, tolgo le pelli (con qualche difficoltà per il vento) e inizio la discesa. Purtroppo la prima parte è un vero e proprio incubo, lastroni misti e neve polverosa, bisogna sempre rimanere in tensione. Fortunatamente la seconda parte migliora notevolmente con neve trasformata che diventa cotta ma comunque ben sciabile nel finale. In condizioni migliori la sciata sarabbe stata fantastica.
Rientro all’auto e ritorniamo verso casa, con un bel flash in galleria e conseguente multa arrivata puntualmente a casa (90km/h con limite a 80). Grande itinerario, facile e divertente: la cresta finale è semplice ma con ghiaccio o neve dura meglio avere i ramponi al seguito.