Un viaggio emozionante che ci ha portato a sciare a 1000km dal Polo nord, lungo il 78° parallelo. Atterriamo a Longyearbyen, il centro abitato con più di 1.000 abitanti più a nord del mondo. Piccola cittadina dotata di tutti i comfort, supermercati, pub, musei e negozi di articoli sportivi. Qui non si può né nascere né morire e i parchi dei bambini sono recintati per evitare gli attacchi degli orsi polari.
Da Longyearbyen a Atomfjella
Alloggiamo alla Gjestehuset 102, il Bed & Breakfast più economico di Longyearbyen, posto alla fine del paese. Rimane lontano dal centro, ma ne vale la pena soprattutto visti i prezzi degli altri alloggi. La colazione è ottima e i bagni comuni sono puliti e in ordine. Il pullman che parte dall’aeroporto fa qui la sua ultima fermata. Altro punto a favore la vicinanza al Coal Miners' Cabin, dove si mangiano degli ottimi hamburger a un prezzo umano.
Il giorno successivo partiamo per le montagne di Atomfjella. Ritrovo al magazzino di Poli Artici per la vestizione e il briefing dove ci spiegano come guidare le motoslitte. Il viaggio in motoslitta da solo giustifica l'intera esperienza, specialmente quando, come nel nostro caso, il tempo è bello. Si percorrono 165km e dura circa 6 ore, comprese le pause necessarie per sgranchire le gambe. Il campo base è situato nella catena montuosa di Atomfjella, la zona migliore per lo scialpinismo.
Per il viaggio abbiamo addosso tutti i vestiti:
termica in merino
pile
giacca ibrida
piumino da 800 CUIN
pantaloni imbottiti
tuta da motoslitta
due paia di calze
guanti leggeri
moffole da alta quota
stivali da motoslitta
balaclava
Scialpinismo a Atomfjella
Giunti a destinazione iniziamo a montare il campo, composto di una tenda cucina e una per dormire, con delle piccole stufe a paraffina. La temperatura interna rimane comunque sottozero, facendo ghiacciare qualsiasi cosa, dalla caramelle alle lenti a contatto. La temperatura esterna oscilla tra -10 e -20°C. Di notte ci alterniamo ogni ora per controllare che nessun orso si avvicini al campo base. La pistola è sempre pronta. Il bagno è costituito da una buca nella neve.
Da qui partiamo per diverse gite, sempre con due fucili nel caso incontrassimo l'orso. Due giorni di maltempo chiusi in tenda ma fa parte del gioco. Riusciamo addirittura a trovare polvere i primi due giorni, cosa rara da queste parti. L'ultimo giorno effettuiamo una lunga traversata notturna, in compagnia del sole basso sull'orizzonte che ci regala un’atmosfera magica. L’ambiente lascia davvero senza fiato, non è paragonabile a nessun altro posto visto fin’ora.
Considerazioni finali
Un viaggio stupendo, consigliato a tutti gli amanti degli ambienti polari. Il paesaggio è unico e lascia davvero senza fiato. Non è un viaggio per lo sci fine a se stesso. Le gite sono semplici e con lunghi avvicinamenti in piano, non aspettatevi quindi lunghe discese polverose, vivetela più come un’avventura. La neve è poi spesso ventata, e le giornate di bel tempo non sono frequenti. Quello che questo viaggio vi da è il senso di totale isolamento dal mondo, impossibile da vivere in altre mete più famose come le Lofoten e Lyngen, ormai diventatate meta di turismo di massa.
Consigli utili
Per camminare a Longyearbyen portatevi dei Moon Boot o degli scarponi caldi. Per il viaggio in motoslitta e la permanenza al campo servono gli stivali da motoslitta che vi forniranno alla partenza, qualsiasi altra cosa è troppo fredda!
Per il viaggio in motoslitta portatevi dietro un thermos caldo e qualcosa da mangiare, a noi non hanno dato nulla.
Utili dei pantaloni imbottiti per il viaggio in motoslitta, non ve li forniranno.
Piumino da almeno 800 CUIN
Con la tenda riscaldata basta un sacco a pelo con comfort -15°C
Consigliato l’intimo in merino 100%, se siete freddolosi non vi cambierete mai senza puzzare
Per le gite considerate un abbigliamento da giornata alpina fredda, come ad esempio un’uscita in Engadina a Gennaio.
In media la temperatura oscilla tra -10°C e -20°C ma in alcune giornate si avvicina allo zero. Utile quindi avere anche un micropile per le giornate più calde, in salita si riesce anche a sudare.
Zaino bello capiente, io avevo un 35l +5l. Dovrete portarvi sempre dietro il piumino caldo che occupa tanto spazio.
Musica e libri per le inevitabili giornate di attesa per il maltempo.
Utile qualche genere di conforto, le cene non sono il massimo ma ci sta.
Utili anche barrette, cioccolato e gel energetici per le gite.
Powerbank bello tosto per ricaricare i vari gadget elettronici.
Occhiali con fattore di protezione massimo 3, basta anche 2: il sole è sempre basso all’orizzonte.
Maschera e casco obbligatori per il viaggio in motoslitta, utili anche per le gite.
Un bel cuscino gonfiabile e un materassino comodo. Potreste passare tanto tempo in tenda.
Tenetevi le batterie addosso durante la notte se non volete che si scarichino. Anche le lenti a contatto se le utilizzate!
Le pelli ibride non si incollano, fa troppo freddo! Portatevi quelle classiche con la colla, meglio se nuove.
Prenotate il volo con SAS, evitate piani di volo fantasiosi votati al risparmio con cambio di compagnia, rischiate di non arrivare o di arrivare il giorno dopo. A questo proposito meglio non arrivare il giorno prima del viaggio in motoslitta. Tenete un giorno extra per eventuali imprevisti.
ps: La traccia gps si riferisce al giro ad anello dell’ultimo giorno.