Splendida escursione di due giorni nel cuore della Val Formazza. Dopo la rinuncia di settimana scorsa questa volta è andato tutto per il meglio. La salita inizia dal Lago di Morasco (si lascia la macchina nei pressi della partenza della teleferica dell’ENEL) inerpicandosi per un sentiero abbastanza ripido. Abbiamo scelto di percorrere il sentiero vecchio (anche se chiuso) quello nuovo infatti è meno tracciato e ammazza subito il fiato.
Superata una prima balza si arriva a una baita di pastori dopo la quale si attraversa il torrente verso sinistra. Il sentiero si fa più agevole e in breve tempo giungiamo al Rifugio Mores e quindi al Rifugio Somma Lombardo dove pernottiamo (2h e mezza circa dal lago di Morasco. Simpaticissimi i gestori del rifugio dove si mangia davvero bene! L’indomani sveglia alle 5:15, rapida colazione e partenza per la Punta D’Arbola.
Si scende fino alla diga del Sabbione e la si attraversa per raggiungere l’altro versante del Lago. Lasciamo sulla destra il sentiero che sale al Claudio e Bruno e scendiamo fino ad arrivare al punto in cui il torrente che scende dal Ghiacciaio dell’Hosand si immette nel Lago del Sabbione. Lo superiamo su un ponte di neve non del tutto stabile per poi costeggiare il lago su un insidiosissimo tratto innevato. Ho dovuto tracciare tutto il percorso, scalinando il pendio. Un passo falso e si finiva dritti nelle acque ghiacciate del lago.
Per un sentiero sempre poco tracciato risaliamo la morena fino a montare sul ghiacciaio del Sabbione. Decidiamo di salire piegando prima a sinistra lasciando lo sperone roccioso che scende dalla cima sulla destra. Verso la fine il pendio si decisamente ripido ma le difficiltà sono sempre modeste. Dopo ben 6 ore di tribulato cammino arriviamo ai 3225m della Punta D’Arbola. Bellissimo il panorama sui quattromila del Vallese e sulla valle del Rodano.
In un’ora appena torniamo al fronte del ghiacciaio. Da qui purtroppo si deve ridiscendere ai 2400m del lago per poi risalire ai 2700m del Caludio e Bruno. La classica mazzata finale. Non sembra ma L’Arbola è decisamente lontana dalla diga del Sabbione, la lunghezza dell’escursione non va assolutamente sottovalutata. Il Rifugio Claudio e Bruno sembra un piccolo alberghetto, grande confort ma una cucina decisamente da rivedere.
L’indomani sveglia alle 5 per salire la vetta più alta della Formazza, il Blinnenhorn (3374m). Salita facile e breve da effettuare lasciando tranquillamente l’attrezzatura da ghiacciaio al rifugio; molto meglio avere dietro un paio di bacchette. In appena 2 ore siamo in vetta: il panorama è forse ancora più bello di quello dell’Arbola, specialmente verso i quattromila dell’Oberland Bernese. Un veloce panino al Claudio e Bruno e poi giù fino al lago di Morasco. Prima di salire in macchina però un bel pediluvio ghiacciato nel torrente non ce lo leva nessuno!