Difficile trovare due giornate consecutive di bel tempo in questa seconda metà di Agosto sempre instabile sulle regioni alpine. Un bel 3000 di grande soddisfazione da fare in giornata è il Pizzo Scalino, chiamato anche il “Cervino della Valtellina”. Si parte dalla località Campo Moro in Valmalenco; all’ultimo bivio si svolta a destra seguendo le indicazioni per il Rifugio Cristina.
Usciti dal bosco ci si tiene sulla destra (sempre seguendo le indicazioni per il Rifugio Cristina) lasciando sulla sinistra la strada sterrata che porta al Rifugio Ca’ Runcasc. In breve tempo si raggiunge L’Alpe Prabello dove è situato il rifugio. Si prosegue lungo il sentiero fino al cartello con le indicazioni per il Pizzo Scalino. Da qui si attacca con decisione la salita che porta ai 2848m del Cornetto.
Per sfasciumi (o nevai a seconda della stagione) si sale sul ghiacciaio e lo si percorre fino all’evidente sella che divide il Pizzo Scalino dalla Cima Giovanni Paolo II e che permette si salire sulla cresta finale. La roccia è molto instabile, bisogna quindi prestare molta attenzione nell’affrontare l’ultimo tratto. È possibile evitare la prima paretina aggirandola sulla sinistra perdendo un po’ di dislivello oppure, sulla destra, risalendo il ghiacciaio fino a una piccola paretina che permette di attaccare la cresta dopo il tratto più difficile.
In breve si raggiunge la cima del Pizzo Scalino (4h,4h 30’). Il ghiacciaio era completamente coperto, abbiamo trovato solo un piccolo crepaccio nella parte iniziale. Le condizioni possono variare di anno in anno quindi è buona norma portare corda, imbrago, picozza e ramponi; utile anche il caschetto per la cresta finale. Salita semplice e molto bella in un ambiente suggestivo con splendidi panorami sul gruppo del Bernina. Incantevole l’Alpe Prabello, vale sicuramente una visita!