Continua la siccità, per cui vista la poca neve presente decidiamo di fare una delle cime che si affacciano sulla Val Varrone. Il Pizzo Alto è posto sulla cresta che parte dal Monte Legnone e arriva al Pizzo dei Tre Signori. L’idea è quindi quella di farle tutte le cime.
Arrivati a Premana lasciamo l’auto al parcheggio a due piani posto all’ingresso del paese, appena dopo il tornante da cui si stacca la strada per Pagnona, Tremenico, Dervio. Ritorniamo un cento metri indietro per prendere subito la mulattiera che ci porterà all’Alpe di Deleguaccio a quota 1680 passando per un bel bosco di castagni e faggi.
L’Alpe Deleguaccio è molto bella per le sue baite tutte ristrutturate di recente, per la presenza di acqua e per la vista del Monte Legnone che la sovrasta. Si prende il sentiero, sempre ben segnalato, che si stacca in direzione e, per svolte e tratti ripidi, ci porta alla vista del Lago Deleguaccio Inferiore a quota 2060.
Qui si trova anche un Rifugio Privato, che abbiamo trovato chiuso. Il lago è parzialmente ghiacciato ed è presente uno strato di neve ventata, ma di scarso spessore. Saliamo ora in diagonale verso SE puntando a un canale che scende dal pianoro sovrastante. Battiamo la pista fino ad arrivare a individuare le catene che ci aiutano nel risalire il canale, ripido ma non eccessivamente impegnativo. In altre condizioni, cioè con molta neve e catene sommerse, sarebbe stato un percorso di ben altra difficoltà, ottimo però per un allenamento a un 4000 da fare in estate. Non abbiamo bisogno dei ramponi tanto che usciti dal canale ci troviamo sul pianoro del Lago Deleguaccio Superiore a quota 2250 m.
Il posto è veramente suggestivo per i colori che vanno dal blu dell’acqua del lago, alle sfumature di azzurro del ghiaccio, al bianco della neve e al marrone dell’erba bruciata dal gelo. A questo punto la via normale punta alla Bocchetta di Moncale a 2350 m salendo prima alla cresta che arriva dal Monte Legnone, per poi proseguire a mezza costa lungo il versante di NO verso la bocchetta. Per via dello spessore della neve presente sul percorso, decidiamo di risalire verso S una cresta di sfasciumi, presenza di palina segnavia, bolli e ometti, per poi in cresta svoltare e N e arrivare alla Bocchetta di Moncale percorrendo una facile cresta di roccia, mai esposta.
Dalla Bocchetta di Moncale, su sentiero segnalato e sempre evidente, si percorre un lungo percorso verso ESE attraversando svariati canali più o meno carichi di neve molle e slavinosa, fino ad arrivare in un punto della cresta ove una palina indica la vetta del Pizzo Alto. Si piega in direzione N e in pochi minuti siamo in cima. Il panorama verso i vicini monti della Val Masino, del Disgrazia e del Bernina, fino al gruppo Ortles-Cevedale-Adamello merita l’ascensione.
Per il rientro decidiamo, per goderci uno splendido sole invernale, di percorre tutta la Cresta del Cortese che dalla Bocchetta di Moncale arriva fino all’Alpe Piancauda, per poi calare all’ingresso E di Premana. Il Pizzo Alto, il Pizzo Rotondo e il Mellasc sono i meno entusiasmanti delle cime della costiera, ma sono lì e ci siamo ripromessi di farli tutti.