L’amico Stefano, fresco del Corso di Alpinismo vorrebbe salire il suo primo Quattromila. Eccolo accontentato. Partenza all’alba da casa e salita al Plateau Rosà 3470 m con la prima funivia da Cervinia. Condizioni meteo ottime con temperatura tale da garantire la tenuta della neve, caduta in abbondanza lo scorso mese di Giugno, per tutto il giorno. Dall’arrivo della funivia saliamo fino al Colle del Breithorn 3831 m lasciandoci alle spalle gli impianti per lo sci estivo e la folla degli sciatori.
Qui formiamo due cordate: io con mio padre e Stefano con Cristiano. Belli carichi affrontiamo il tratto che, con qualche zig-zag, percorre il versante O del Breithorn Occidentale. La traccia è ben battuta e la neve bella compatta. Superiamo cordate improbabili: salitori solitari, gruppi di turisti senza ramponi e slegati, clienti condotti da guide in perfetto equipaggiamento. Anche noi non scherziamo però: imbrago, viti da ghiaccio, cordini vari, moschettoni, corda da 8 mm 30 m, ghette, ramponi.
Appena sotto la vetta conversione verso e, con pochi passi, raggiungiamo la vetta del Breithorn Occidentale 4165 m. Una bella e varia umanità di spagnoli, olandesi, italiani, svizzeri, tedeschi, inglesi, giapponesi ci accoglie. Festeggiamo il nostro Stefano per il suo primo quattromila e lo immortaliamo in belle fotografie con sfondi mozzafiato. Il panorama a 360° gradi parte dagli Appennini a S, passa poi per il Gran Paradiso, Le Alpi del Delfinato, il Monte Bianco, il Cervino, i monti della Corona Imperiale e le cime del Monte Rosa che formano una corona dalla Nordend al Castore. Questa è la mia terza salita al Breithorn Occidentale sempre fatta in condizioni ottime anche d’Inverno. L’avventura però non finisce qui. Ci lasciamo alle spalle l’affollamento della cima e ci dirigiamo a E verso il Breithorn Centrale.
La traversata inizia con una discesa su cresta leggermente affilata, ma non eccessivamente ripida. La percorriamo di conserva con le dovute cautele: corda tesa, ginocchia leggermente piegate, ramponi di piatto nella neve dura, baricentro correttamente posizionato, sguardo attento fisso sulla traccia. A destra verso S abbiamo lo scivolo di 250 m che cade sul pianoro del Grande Ghiacciaio di Verra, a sinistra precipita per 600 metri lo scivolo della parete N. Senza timore arriviamo al colle fra i due Breithorn a 4080 m e affrontiamo il tratto per il Centrale. La traccia si tiene a rispettosa distanza dalla cornice che orla la cresta E. La seguiamo fino ad arrivare in vetta al Breithorn Centrale 4160 m.