Uscita di due giorni in compagnia di mio papà e Patrizia. Destinazione Valpelline per tentare il concatenamento di Punta Kurz e Mont Brulè. Lasciamo la macchina al parcheggio a pagamento della Diga di Place Moulin e ci incamminiamo lungo la strada sterrata che costeggia il lago.
Abbandoniamo la sterrata dopo poche centinaia di metri per un sentiero che si stacca sulla sinistra. La prima parte del percorso costeggia praticamente il lago, fino alla deviazione per il Rifugio Prarayer. Andiamo verso sinistra inoltrandoci nel Vallone d’Oren.
Risaliamo il vallone su pendenze modeste fino alla base di un tratto ripido attrezzato con qualche catena e piolo metallico. Raggiunto il pendio superiore avvistiamo il Rifugio, che raggiungiamo sotto una debole pioggia.
Il Rifugio Nacamuli è piccolo ma accogliente, con due belle camerate al piano superiore. Unico difetto il freddo, i gestori sono stati parsimoniosi nell’utilizzare la stufa. Cena ottima con zuppa, carne e polenta.
Secondo giorno
Partenza all’alba, purtroppo con molte nuvole per via delle forte correnti da nord, che addossano l’umidità sulle creste di confine. Il percorso fino al Col Collon è semplice e ben segnalato da ometti e bolli gialli. Purtroppo il tempo peggiora, nuvole e vento forte, non si vede praticamente niente.
Decidiamo lo stesso di salire alla Kurz, rinunciando alla traversata. Il ghiacciaio fino a metà cresta è completamente sparito, mettiamo i ramponi solo negli ultimi 100m. Poco prima della vetta la cresta diventa affilata e leggermente esposta.
Non si vede nulla. Amareggiati torniamo indietro lungo il percorso di salita. In discesa ci concediamo una polenta concia al Rifugio Prarayer: non un granché, poco “burrosa”, ci aspettavamo molto di più! Questa volta è andata male, ma d’altronde questa è la montagna.