Salire il Grignone in inverno è diventato ormai come andare al centro commerciale la Domenica. Ti metti in fila dall’inizio alla fine, aspettando pazientemente di arrivare in vetta.
Ci sono giornate però dove è possibile riassaporare la magia che avvolge queste montagne. Dove la Grigna rivela la sua vera natura, aspra ma allo stesso meravigliosa. Ho avuto la fortuna di cogliere questo momento.
Dopo un Novembre di abbondanti nevicate, bisognava trovare il giorno giusto per salire. Giovedì è perfetto. Il giorno prima una nuova, debole nevicata, prepara al meglio la scenografia. Giornata stabile ma con nuvole basse.
Le giornate serene attirano le persone, ma il sole pieno non regala mai certe atmosfere. Ti alzi presto al mattino, cammini in salita nella nebbia. Mentre nelle cuffie risuonano le note di "Lover, You Should've Come Over" di Jeff Buckley all’improvviso appare davanti a me un’assoluta meraviglia.
Molti mi chiedono perché vado in montagna. Per questi momenti, dove tutto è perfetto, dove non manca niente e capisci che la vita è una cosa così preziosa che non deve essere assolutamente sprecata.