Volevamo concludere la nostra vacanza in Sardegna con una bella via sul mare. Viste le nostre capacità, la scelta è ricaduta su Signorina Fantasia. Quattro tiri facili, chiodati corti e a picco sul mare. Parcheggiamo l'auto poco sopra il Ristorante di Pedra Longa, da dove parte la discesa a scalini che porta alla caletta. Lasciamo le scale a prendiamo la traccia a destra che porta alla base della parete.
L’attacco della via
L'attacco della via si riconosce per il nome scritto sulla roccia. Due metri a sinistra attacca “Marinaio di Foresta” una via certamente più impegnativa. Sono le 10:20, come previsto non siamo soli, la via è molto famosa. Siamo la terza cordata, nonostante sia fine settembre. Se volete evitare il traffico partite prestissimo. In questa stagione la via rimane in ombra fino alle 16, solo il primo tiro riceve un po' di sole a quell'ora.
Primo tiro: 5a, 25m
Buone prese e appoggi, generalmente facile, con solo qualche movimento più complesso nel finale. Attenzione che non tutte le prese sono stabili, tastatele sempre con attenzione. La sosta con catena e anello di calata è sulla destra. Spazio risicato per due persone.
Secondo tiro: 5c, 25m
Partenza non difficile ma da capire. Si alzano i piedi in verticale per poi spostarsi verso destra, su una paretina più appoggiata. Si prosegue dritti, per poi traversare con decisione verso sinistra. Il traverso è protetto con uno spit, ed è facilmente azzerabile. Questo è il passo chiave della via. Al termine del traverso si risale una paretina verticale. Buone prese sulla destra, ma è richiesto un buon uso dei piedi per evitare di tirarsi su con le braccia. Sosta sportiva molto comoda e a sbalzo sul mare.
Terzo tiro: 5b, 20m.
Dalla sosta ci si sposta verso sinistra per un diedro ottimamente protetto con due spit vicini: è questo il tratto chiave del tiro. Il resto sono facili risalti rocciosi. Sosta sportiva su un comodo terrazzino.
Quarto tiro: 4, 20m.
Il tiro più semplice, lascia la verticale a picco sul mare, e prosegue discontinuo per facili risalti. La sosta vera e propria è su un albero, noi ci siamo fermati pochi metri sotto dove inizia la cengia che porta alle calate. La cresta era impegnata da un numeroso gruppo diretto verso la cima. Attenzione che anche qui le rocce sono instabili.
Discesa
Seguiamo la cengia della "normale" verso destra (ometti) fino ad individuare una corda fissa dopo la quale c'è la sosta con l'anello di calata. Facciamo una prima doppia di 10-15m e poi subito dopo una seconda su un albero con cordini e maglia rapida già allestiti. Volendo si può evitare la seconda doppia disarrampicando. Anche la prima con un po' di perizia. Entrambe le calate posso smuovere sassi per chi è sotto. Per facile sentiero passiamo sotto il settore Scalette e torniamo al Ristorante. Via stupenda in uno scenario che toglie il fiato. Vale la sua fama, anche se corta.