Dopo le intense nevicate di Fabbraio, Marzo inizia con un bel anticiclone e tempo decisamente mite. L’idea era quella di salire il Pizzo di Gino, ma il pericolo valanghe in aumento (3 marcato) ci fa desistere. Dediciamo quindi di andare sul sicuro e salire il Monte Garzirola.
Siamo io e Stefano, Cristiano come al solito pacca! La salita parte da Dasio (1100m), una frazione di Buggiolo, facilmente ragiungibile da Porlezza. Fa caldissimo, ci incamminiamo in maglietta lungo la carrozzabile che porta a San Lucio. La neve è abbastanza dura e le ciaspole per ora non servono. Molto suggestiva in questa tratto la chiesetta degli Angeli Custodi dove ci fermiamo per bere un sorso d’acqua dal fontanile.
In breve raggiungiamo San Lucio (1542m) con la sua splendida chiesetta dove ci appare, per la prima volta, la nostra meta. calziamo le ciaspole e iniziamo a risalire i dolci pendii della cresta che separa la Svizzera dall’Italia. Di tanto in tanto affiora qualche cippo e quello che resta del vecchio filo spinato. Tira un vento bestiale, siamo costretti a coprirci bene nonostante le temperature miti. Dopo orca e mezza circa tocchiamo la croce di vetta (2075m) e ammiriamo lo splendido panorama sul Rosa e i 4000 del Vallese.
Lasciamo le ciaspole alla croce e proseguiamo verso la cima vera e propria (non visibile lungo il percorso) che dista 15-20 minuti dalla croce. Una breve sosta cibo e iniziamo la discesa verso la macchina. Una gita semplice, sicura ed estremamente panoramica