Qualsiasi montagna sa regalare delle emozioni, anche il Cornizzolo — nel momento giusto — diventa pura magia. Sveglia alle quattro, parto per Suello. La mitica direttissima, l’avrò fatta almeno un centinaio di volte per i miei allenamenti. Parto al buio con la frontale, la neve inizia dai 700m circa.
Mi fermo ogni tanto per scattare qualche foto. Ho portato il treppiede, oggi era un reato lasciarlo a casa. Cerco di non perdermi tutte e tre le fasi. L’Ora blu — alla fine del bosco — con le luci della pianura che si sta risvegliando. Poco sopra — l’Ora viola — con il mare di nuvole verso il Resegone, che meraviglia!
Arrivo alla strada e attacco la cresta finale. Qui mi godo l’Ora d’oro, con i pendii che si infiammano ai primi raggi di sole. Ogni tanto arrivano dei banchi nuvolosi a rendere l’atmosfera ancora più suggestiva. Sono in vetta, non c'è nessuno, mi fermo qualche minuto per apprezzare al massimo questo momento.
Scendo al Rifugio SEC in una suggestiva nebbiolina che avvolge gli alberi innevati. Ne è valsa la pena, le sveglie antelucane si recuperano, certi momenti invece si perdono per sempre.