Dopo un inverno avaro di precipitazioni — il secondo di fila — il mese di aprile prosegue fresco e instabile, regalandoci qualche breve momento di gioia. Tentiamo il Pizzo della Sancia da Starleggia visto che la Mesolcina è stata l’epicentro di queste ultime ondate di maltempo.
Partenza da Starleggia
La neve alla partenza è appena sufficiente per riuscire a calzare gli sci. Superati i primi tornanti e il ponte, arriviamo alla Piana di San Sisto, oggi in una splendida veste invernale. Lasciamo la stradina sulla destra e iniziamo a battere traccia verso l’Alpe Moroni. Lo zoccolo ci fa penare, ma era previsto: rimediamo con un po' di sciolina. Rimaniamo alti puntando la piana che da accesso all’opera di captazione delle acque a quota 2010m.
Breve pausa nei pressi di una baita molto suggestiva e riprendiamo la tracciatura. Il percorso, sempre evidente, si addentra in un valloncello che termina in un'altra piana. Da qui in poi le pendenze aumentano. Passiamo sotto l’imponente parete nord-est del Pizzo della Sancia, cercando di volta in volta il percorso migliore tra dossi e vallette. L’ultimo tratto prima del Bivacco Cà Bianca è abbastanza ripido, l’unico a cui prestare attenzione di tutto l’itinerario.
Vetta e discesa
Dal bivacco in poi le pendenze diminuiscono sensibilmente fino ad arrivare alla comoda vetta. Panorama stupendo sul Pizzo Quadro e la Mesolcina. Siamo soli, non possiamo chiedere di più. Discesa su farina pesante, tipica del periodo. Per essere fine Aprile non è niente male! Dopo il valloncello lasciamo la traccia di salita sulla destra puntando un evidente canale che riporta alla piana.
Con qualche spinta e una breve risalita dopo il ponte scivoliamo a valle seguendo la strada. La neve si è fusa rapidamente, dobbiamo togliere gli sci al ponte. Una bellissima giornata, in completa solitudine. Battere traccia è sempre bello, la vera essenza dello scialpinismo.