Impossibile quest’anno non andare ai Forni, l’innevamento è ottimo per il periodo e si riesce a partire sci ai piedi dalla diga. Mi trovo con Matteo a Sondalo. L'idea iniziale era di fare qualcosa in zona Tonale ma, con instabilità da sud, l’alta Valtellina rimane più riparata. Scelta azzeccata, infatti dalla cima abbiamo visto il gruppo dell’Adamello avvolto nelle nuvole.
Partenza dall’Albergo dei Forni
Stiamo alti sul lato destro per sfruttare il migliore innevamento. Solo qualche togli e metti ma per il resto si procede bene. Incontro Marco Trezzi e la sua famiglia poco più avanti. Poco dopo loro ci lasciano e puntano al San Matteo. Noi scegliamo di andare alla Cadini visto che non ci siamo mai stati. Ci portiamo alla base del ripido pendio che permette di guadagnare la parte superiore del ghiacciaio. Qui le pendenze sono sostenute, va affrontato solo con neve sicura.
Saliamo mantenendo una buona distanza tra di noi per evitare di sollecitare il pendio. Una volta superato questo tratto si aprono dei bellissimi pendii che portano all’anticima. Siamo soli e sono tutti da tracciare, una meraviglia.
Vetta e discesa
Lasciamo gli sci al deposito e iniziamo la salita alla vetta. Sembra vicina, ma in realtà è più avanti del primo risalto. Per sicurezza mettiamo i ramponi per affrontare l’ultimo tratto. Ci vuole circa mezzora tra andata e ritorno dal deposito sci. Tornati al deposito sci iniziamo la discesa. Magnifica polvere pressata su tutta la parte alta fin sotto al tratto ripido, uno spettacolo. Poi ottimo firn e infine l’inevitabile polenta di Maggio.
A metà discesa incontriamo tre ragazzi che stanno salendo puntando alla nord. Gli spieghiamo che non ce la siamo sentita perché avevamo notato degli accumuli da vento nella parte alta. Li incontriamo di nuovo al Rifugio Stella Alpina dove ci dicono di essere stati trascinati giù da una valanga, per fortuna senza conseguenze. Si era staccata tutta la parete, per fortuna il lastrone era poco spesso.
Una giornata perfetta rubata al maltempo.