Monte Amaro per la Rava di Giumenta Bianca
Salita al Monte Amaro nel massiccio della Majella per la Rava di Giumenta Bianca con partenza dal Passo San Leonardo

Relazione
Sciare sulla Majella è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita. Le sue spettacolari Rave offrono discese da togliere il fiato, ma è fondamentale scegliere il momento giusto. In pieno inverno, il rischio valanghe rende tutto troppo pericoloso: bisogna attendere la primavera e la giornata perfetta, con il corretto ciclo di rigelo notturno. Nonostante qualche imprevisto e una logistica non proprio ideale, siamo riusciti a goderci una sciata memorabile.
Partenza dal Passo San Leonardo

La sera prima ci godiamo un aperitivo con amici a Ostia, ma la sveglia suona presto: alle 3:30 siamo in partenza verso l’Abruzzo. Per lo scialpinismo si fa questo e altro! Parcheggiamo poco prima del Passo San Leonardo, in una piazzola dove incontriamo alcune persone di San Marino, simpaticissime, con cui condivideremo la gita. Dopo una mezz’ora con gli sci in spalla, li calziamo nel bosco fino alla base del canale. Qui la sorpresa: la Rava di Giumenta Bianca è stata completamente devastata da un’enorme valanga, dalla cima fino al fondo. Cerchiamo di tenerci sulla destra per evitarla, ma alla fine siamo costretti a entrarci. Risaliamo tutta la lingua di valanga con i ramponi e gli sci in spalla, sperando poi di trovare un'alternativa per la discesa.
Giunti al colle, rimettiamo gli sci ai piedi. Da qui si aprono due possibilità: salire direttamente alla vetta affrontando un ripido pendio, oppure traversare verso est fino a un colletto, da cui si risale la larga dorsale sud-est. Opto per il traverso, ma col senno di poi sarebbe stato meglio salire il pendio finale: si risparmia tempo, anche se le pendenze richiedono ramponi o rampanti a seconda delle condizioni. La cima, come sempre, regala emozioni: quel bivacco così particolare, che sembra un’astronave piovuta dal cielo, aggiunge un tocco magico al panorama.
Discesa fantastica

Dal bivacco iniziamo la discesa affrontando il muretto che ci riporta al colle: neve spaziale, semplicemente perfetta. Sono le 12:30, il sole ha fatto il suo dovere e la neve ha smollato al punto giusto. Dal colle imbocchiamo un canale sulla sinistra rispetto a quello di salita: scelta azzeccata. Il pendio è ampio e più aperto rispetto alla Rava di Giumenta Bianca, a mio avviso più remunerativo dal punto di vista sciistico. Neve magnifica, un vero biliardo dove disegnare le nostre curve. Tra urla di esultanza scivoliamo giù fino al boschetto, scegliendo un passaggio meno fitto per sciare il più possibile. Consiglio di seguire questo itinerario anche in salita, molto più lineare. Come tutte le cose belle, anche questa avventura giunge al termine: togliamo gli sci e rientriamo all’auto. I nostri nuovi amici ci accolgono con una merenda a base di cascione e birra — il finale perfetto per una giornata da incorniciare.
Passiamo la notte a Pacentro, un magnifico borgo a pochi chilometri dal passo. Vi consiglio di visitarlo, ne vale veramente la pena.
Galleria fotografica
Potete usare le foto come volete, ci dedico tempo e passione quindi una citazione con il link al mio blog è opzionale ma tanto gradita. In questo caso scrivetemi per dirmi dove l’avete usata 🙂
Mappa e tracce
- Quota minima
- 0m
- Quota massima
- 0m
- Dislivello
- 0m
- Distanza
- 0km
NB: La rilevazione gps potrebbe non essere sempre precisa e riportare valori errati
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