Prima uscita della nostra vacanza tra Slovenia e Austria. Volevamo fare una via di più tiri facile e con poco avvicinamento. Cerchiamo in rete e troviamo questa bella cima vicino a Kranjska Gora. Sembra semplice e veloce, quindi ci buttiamo. Errore della giornata: partiamo tardi, ci mettiamo in marcia dal Passo di Vršič alle 11.30, un orario da veri “merenderos”.
In breve raggiungiamo la Sella Vratica che permette di guadagnare il versante nord della montagna. Dalla sella prendiamo il sentiero verso sinistra che porta alla base della parete. Abbiamo con noi un’ottima relazione ma fatichiamo lo stesso a trovare l’attacco. In realtà è semplice: superata la deviazione per la ferrata è sufficiente proseguire sul sentiero fino al conoide detritico che sale verso sinistra all’attacco della via.
Dal culmine del conoide, guardando la parete, basta prendere come riferimento delle rocce chiare — residuo di un franamento — in alto sulla sinistra, a circa 5 metri, si vede il primo spit.
L’attacco della via
Abbiamo con noi due mezze da 60m, friends, rinvii e tutto il resto. Il primo tiro è forse il più “difficile”. Un breve salto verticale di III+ con un passaggino ostico dopo pochi metri che “butta un po' in fuori”. Il terreno diventa poi più semplice fino a una sosta a due chiodi con un cordino rosso.
Il secondo tiro è molto discontinuo, il classico trekking sostenuto, dove il pericolo maggiore è quello di smuovere sassi. Fabiana ha sostato su uno spit. In realtà è meglio allungare il tiro fino ai due chiodi previsti per la sosta appena sopra un terrazzino dove la via riparte verso destra. Riprendo io per il terzo tiro con facile arrampicata (II) e arrivo a una sosta con due spit su una cengia sotto un muretto strapiombante.
Il quarto tiro aggira un muretto con un piccolo traverso sulla parete del canale lungo il quale sale la via dei Camini. Finito il traverso, un bellissimo camino di dieci metri (III) con arrampicata molto divertente. Poco dopo si trova la sosta. Riparto io affrontando il quinto tiro su due divertenti muretti con passi di IV ben appigliati — il secondo tiro più bello dopo il camino precedente — per poi arrivare a una comoda sosta sul filo dello spigolo dove sono presenti una targa e un libro.
Inizia a piovigginare: giusta punizione per essere partiti tardi. Durante tutta la via numerosi tuoni rombavano in lontananza. Il temporale per fortuna è passato a nord. Provvidenziale in questo caso il radar sloveno che ci ha convinti a partire alla base della via. Riparte Fabiana per l’ultimo facile tiro (III) che evita verso destra un passaggio più verticale opzionale a sinistra (IV). La sosta è su un comodo terrazzino, allestita con cordino verde, in corrispondenza della fine della Via dei Camini.
Intravediamo in basso a sinistra la cengia che permette di abbandonare lo spigolo. Bisogna scendere di qualche metro — passaggio abbastanza delicato con la roccia bagnata — e poi attraversare il canale — chiodo — fino alla sosta che si trova alla base di un successivo canale (due chiodi). Ci sleghiamo per essere più veloci e saliamo il canale fino a incrociare la ferrata. Da qui la salita è ancora abbastanza lunga, ma senza difficoltà — bolli bianchi e rossi — fino alla vetta.
Rientro al Passo
La partenza tardiva ci ricompensa con un bellissima luce che avvolge le montagne circostanti sfiorate dal temporale. Un momento magico. La discesa è poco segnalata. Dopo un centinaio di metri ci viene il dubbio di aver sbagliato, e risaliamo in cima per capire meglio la morfologia della montagna. In realtà non avevamo sbagliato.
Bisogna puntare il crestone SE anche se sembra andare in direzione opposta rispetto al passo. Dopo poco riappaiono i bolli di segnalazione che portano alla sella Vratca. Dalla sella imbocchiamo un canalone detritico attrezzato con funi metalliche che riporta al Passo Vršič. Questa è la via normale di salita alla Mala Mojstrovka.
Una via facile in un ambiente grandioso, quello che cercavamo. È adatta ai principianti visto che è difficile perdersi e le difficoltà non sono mai sostenute. L’unica grande pecca è che l’arrampicata è spesso discontinua, ed è molto facile smuovere sassi sulle cordate che seguono. Concludiamo questa bellissima giornata con una cena a base di Trota e Goulash, indimenticabile!