Ultima uscita del corso SA1, gita alla Capanna Cristallina con salita alla Cima di Lago e traversata finale al Poncione di Valpiana. Preparati i gruppi verifichiamo i nostri ARTVA e incominciamo a risalire il bosco lasciando Ossasco alle nostre spalle. Fa caldissimo, gli indumenti pesanti durano il tempo di due tornanti. Finito il bosco inizia il tratto più delicato della salita: un lungo traverso alla base di un pendio ripido. Numerose slavine ci ribadiscono ulteriormente che è meglio passare velocemente. Aumentiamo le distanza di sicurezza e procediamo spediti.
Come al solito i grupponi svizzeri procedono senza mantenere le distanze di sicurezza, uno dietro l’altro in fila indiana, tutti muniti di picozza, totalmente inutile su un percoso di questo tipo. Alla fine di questo tratto ci concediamo una pausa barretta, ammirando lo splendido panorama della valle. Si cambia direzione puntando decisamente verso SW.
La capanna è visibile ma manca ancora più di un’ora di salita. Osserviamo in diretta due piccole valanghe a debole coesione staccatesi per via del forte riscaldamento. Siamo arrivati, rifugio molto grande e dotato di tutti i comfort, compresa una saletta riscaldata per fare asciugare scarponi e pelli. Unico neo: 9€ una bottiglia da un litro e mezzo d’acqua, meglio darsi alla più economica birra.
Prima di cena costruzione della “Tana di Volpe”, utile riparo in caso di necessità. La serata trascorre tra fiumi di birra e litri di genepì portati dagli istruttori. C’è tempo per una proiezione sulla storia dello scialpinismo, ma il tasso alcolico dei partecipanti ha la meglio. Tutti a nanna, pesco il jolly della camera senza russatori, gran dormita! Il giorno dopo partenza per la Cima di Lago.
Dopo un tratto in leggera salita bisogna scendere di 60 metri circa. Alcuni procedono a piedi, io provo a seguire i più coraggiosi e provo con le pelli. Ovviamente mi ribalto, ma in qualche modo arrivo giù. Da qui in poi salita dolce e costante che si impenna solo negli ultimi metri.
La cima è davvero stretta, facciamo a turno per scattare la foto di rito. Cambio di assetto logisticamente un pò complicato e si riparte. Riusciamo a tagliare in cresta evitando una ripellata verso il Passo della Cima di Lago. Traverso ripido ma abbastanza agevole e poi giù verso il Ghiacciaio di Valleggia.
Ripelliamo per raggiungere il colletto e quindi salire il Poncione di Valpiana. Metto i rampanti nell’ultimo tratto per fare meno fatica. Secondo Poncione per me quest’anno! La discesa verso All’Acqua è un delirio, c’è solo da salvare le gambe. Prima del bosco mi concedo un bel volo d’angelo grazie ai rami nascosti sotto la neve. Solita stradina finale e arrivo.
Una bellissima due giorni, degna conclusione di un corso fantastico che mi ha insegnato molto.