La voglia di sciare è tanta, ma le condizioni non sono ancora ottimali. Molta neve sopra i 2300/2500m ma poco o nulla sotto i 2000m. Il vento ha inoltre rovinato il manto nevoso, so già che la discesa non sarà un granchè. Bisogna partire alti, le opzioni non sono molte. Il Passo dello Spluga è aperto fino a Montespluga quindi scelgo la Cima di Val Loga.
Una partenza gelida
Monica rinuncia per i classici disturbi stagionali, quindi parto da solo. A Montespluga mi accoglie un vento gelido e le classiche nuvole da sbarramento che tracimano dal passo. Metto le pelli e parto con il piumino, si congela! Procedo sul lungo falsopiano sulla destra orografica del torrente fino alla base della valletta che porta al Bivacco Cecchini. Qui le pendenze aumentano ed è necessario procedere con numerosi zigzag.
Dal Bivacco Cecchini alla vetta
Al Bivacco il vento e le nuvole concedono una tregua, regalandomi un magnifico scorcio verso il Pizzo Ferrè. Procedo in direzione ovest, perdendo leggermente quota, lasciando sulla destra la traccia che porta al Passo di Val Loga. Supero un primo dosso e affronto l’ultima rampa, molto ripida, che porta in cresta. Con un traverso, reso abbastanza delicato dal ghiaccio, raggiungo la vetta della Cima Meridionale di Val Loga. La centrale, poco più alta, non è tracciata, richiederebbe i ramponi.
Bellissima giornata con panorama a perdita d’occhio. Cambio assetto e scendo dal canale sotto la vetta. Pendenze abbastanza sostenute ma niente di complicato. Buona neve dalla cima al bivacco, poi pura sopravvivenza fino alla macchina. Fortunatamente la pendenza consente di arrivare quasi al parcheggio senza bacchettare. Bella gita, da rifare con neve migliore. Concludo la giornata con una meritata birra all’Albergo Posta. Valutazione complessiva direi BS per il tratto finale.